Documenti e Moduli

Convocazione sanatoria 2020: Documenti da portare in Prefettura

Documenti necessari per approvare la domanda di regolarizzazione 2020

Convocazione sanatoria 2020 : Molti datori di lavoro e lavoratori, stanno ricevendo la convocazione dalla Prefettura, per completare la procedura di emersione del rapporto di lavoro dell’ex articolo 103, comma 1 del decreto legge 34 del 2020.

Quali sono i documenti, da portare alla Prefettura, in sede di convocazione della sanatoria 2020? In questo articolo vediamo tutti i documenti necessari per approvare la domanda di regolarizzazione 2020.

Come avviene la convocazione sanatoria 2020?

La convocazione viene inviata al datore di lavoro, tramite email o pec, agli indirizzi indicati sulla domanda, il datore di lavoro ha 8 giorni di tempo, dal ricevimento della comunicazione, per presentare la documentazione necessaria.

I documenti, per evitare la convocazione in presenza, posso essere inviati anche tramite pec o raccomandata all’indirizzo indicato sulla convocazione.

Documenti del lavoratori sanatoria 2020:

  • La fotocopia del passaporto o del documento valido per l’espatrio (meglio fare le copie di tutte le pagine)
  • (la prova)  le attestazioni (Ricevuta di trasferimento denaro, contratti telefonici, visite mediche, altri documenti) della presenza sul territorio nazionale, in data antecedente all’8 marzo 2020, rilasciata da un organismo pubblico, qualora non sussista la dichiarazione di presenza ovvero non sia stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici.
  • Dichiarazione di ospitalità;
  • L’attestazione di idoneità abitativa

Documenti del datore di lavoro da portare in Prefettura per la sanatoria 2020:

  • fotocopia del documento di identità e del codice fiscale del datore di lavoro indicato sull’istanza, in corso di validità;
  • fotocopia della dichiarazione dei redditi 730 o Unico (ultimo in possesso) con la ricevuta telematica di presentazione; in caso di assunzione, per addetto al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, in caso di reddito congiunto con il familiare convivente, il richiedente dovrà presentare copia della dichiarazione dei redditi anche del familiare;
  • Nel caso di assunzione di addetti all’attività di assistenza alla propria persona affetta da patologia o handicap o per componenti della propria famiglia, il richiedente deve presentare fotocopia della documentazione sanitaria attestante la limitazione dell’autosufficienza del soggetto, per il quale viene richiesta l’assistenza al momento in cui è sorto il rapporto di lavoro. Può essere presentato: il verbale dell’invalidità civile o il certificato del medico curante che attesta la non autosufficienza;
  • Fotocopia del pagamento del contributo forfettario di 500 euro,
  • Fotocopia della ricevuta di pagamento del contributo forfettario a titolo retributivo, contributivo e fiscale, per coloro che hanno fatto domanda di emersione, indicando una data effettiva nella sezione 2 della domanda. Il contributo forfettario è necessario pagarlo prima della convocazione, dalla data di emersione sino alla data di invio della domanda;
  • Denuncia di assunzione INPS, per chi non ha indicato la data di emersione ed ha presentato una proposta di assunzione per il lavoratore domestico.
  • Modello Obis M Inps.

Come fare la richiesta di certificazione di idoneità alloggiativa per la sanatoria 2020?

La richiesta di certificazione va rivolta all’Ufficio Tecnico su apposito modulo da ritirare presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico o scaricabile dal sito.

E’ necessario allegare la fotocopia della piantina dell’appartamento, delle dichiarazioni di conformità degli impianti (gas – elettrico), e della carta di identità o del permesso di soggiorno e, in caso di nuova residenza, la fotocopia della richiesta di residenza rilasciata dall’Ufficio Anagrafe.

Se il richiedente è proprietario dell’immobile deve allegare anche la fotocopia del rogito, se è affittuario copia del contratto di affitto.

Successivamente l’Ufficio Tecnico rilascerà la certificazione, entro e non oltre 30 giorni dalla richiesta.

Qualora l’esito di un primo sopralluogo sia risultato negativo a causa della necessità di effettuare adeguamenti a norma degli impianti e/o interventi edilizi segnalati, l’ulteriore sopralluogo di verifica degli adempimenti richiesti determinerà, con oneri a carico dell’interessato, un secondo pagamento dell’importo come pattuito, seguendo le modalità procedurali già definite in Protocollo.

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