Conguaglio in busta paga: Si avvicina la fine dell’anno 2020 e si avvicinano anche i conguagli da effettuare da parte dei datori di lavoro relativi al 2019. l’Inps offre tutte le istruzioni necessarie sulle operazioni da svolgere sulle buste paghe, con conseguente sottolineatura dei termini da rispettare sui vari procedimenti.
All’interno della busta paga del mese di dicembre, potrebbe contenere cattive notizie con il conguaglio operato dal datore di lavoro.
Anche per i dipendenti in cassa integrazione e congedi il Decreto Rilancio è stata introdotta la regola della capienza.
Dopo il Conguaglio in busta paga i sostituti d’imposta, potrebbero trovarsi a dover ricalcolare il bonus 80 euro e 100 euro, sempre in prossimità dei conguagli fiscali.
Cos’è il conguaglio in busta paga?
Nel corso dell’anno l’azienda trattiene già delle imposte per conto del lavoratore, attraverso una diminuzione del suo compenso mensile.
Questo viene pagato di norma gli ultimi giorni del mese in corso o i primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, ad esempio la retribuzione di gennaio 2020 è stata pagata gli ultimi giorni di gennaio o i primi giorni di febbraio.
Le imposte, trattenute dal datore di lavoro direttamente dalla retribuzione lorda, vengono poi versate dal datore con modello F24 entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento.
Il calcolo dell’Irpef che viene fatto ogni mese è però provvisorio e parziale, dal momento che l’azienda non sa (ad esempio a gennaio) quale sarà la retribuzione totale e definitiva dell’anno, perché mancano ancora 11 mesi (oltre alle mensilità aggiuntive).
Come si calcola il conguaglio in busta paga?
In sostanza, il conguaglio Irpef nella busta paga di dicembre viene effettuato dal datore di lavoro nel caso in cui siano state versate, durante l’anno, imposte in misura inferiore a quanto effettivamente dovuto. Il conguaglio annuale si fa a dicembre, quello da dichiarazione dei redditi a giugno e novembre.
Il conguaglio di fine anno consiste nel calcolo dell’imposta netta dovuta dal lavoratore a fine anno e delle imposte trattenute nel corso dei mesi in busta paga. Questo calcolo può avere come risultato nella busta paga del lavoratore in cui viene effettuato il conguaglio:
- una trattenuta nel caso di conguaglio a debito;
- una restituzione nel caso di conguaglio a credito
Come viene calcolato l’Irpef?
- Fino a 15.000 euro di reddito, l’imposta è pari al 23%;
- per la fascia di reddito che va da 15.0001 a 28.000, l’imposta ammonta al 27%;
- per la fascia di reddito che va da 28.001 a 55.000, l’imposta 38%;
- per la fascia di reddito che va da 55.001 a 75.000, l’imposta 41%;
- per la fascia di reddito che va da 75.001, l’imposta 43%.
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